Daniele De Rossi, allenatore della Spal, ha tirato le somme di questa prima parte di stagione della sua squadre. Il tecnico ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Helbiz Live. Queste le parole di De Rossi che ha parlato dei progressi nel gioco della sua Spal: “Giorno dopo giorno sono sempre più a mio agio e in questo i ragazzi mi hanno aiutato, accettandomi velocemente. Tutti hanno capito i loro ruoli e quello che c’era da fare. Iniziare subentrando non è il massimo, perché non c’è tempo per fare la preparazione, per costruire la squadra ed entrare in confidenza coi giocatori. C’è subito una partita di fronte e alle spalle ce ne sono inevitabilmente di negative. Al momento del mio arrivo l’umore non era al massimo, ma siamo stati veloci nell’entrare nell’ottica del lavoro che c’è da fare. Quell’ora e mezza, due, due e mezza di allenamento molto forte e poi grande libertà e fede nella professionalità e nella responsabilità di ognuno. La cosa perfetta di queste prime settimane sono stati il sacrificio e l’impegno, anche da parte di quelli che hanno giocato di meno. Gli infortunati hanno provato e sono riusciti a rientrare in tempi record proprio per la disponibilità che hanno messo. Le cose finora sono andate bene grazie a loro, io non ho fatto niente di particolare. Poi dobbiamo migliorare nei risultati, ma soprattutto nel gioco. Vorrei vedere una squadra maggiormente padrona del proprio destino”.
Il tecnico romano si è soffermato sul livello del campionato e sulla città di Ferrara: “La serie B è un campionato di livello alto perché ci sono tante squadre che per blasone e per storia appartengono alla serie A. È un campionato molto fisico, molto verticale. Non vedo goleade, né squadre dominanti. C’è sempre grande equilibrio, anche con le neopromosse. Qui ho trovato una tifoseria incredibile. Avevo sentito dire che la gente vive la SPAL, poi arrivi qui e vedi numeri importanti per quelle che sono le dimensioni della città. La curva è sempre presente in qualunque circostanza. Ferrara è a dimensione d’uomo e persone molto educate e civili. In più la città è esteticamente e culturalmente ricca e bella”.