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Arriva il deferimento per il Trapani, squadra militante in Serie B dopo la promozione ottenuta nella scorsa stagione. Ed è proprio a questo periodo che risale la contestazione della Procura Figc nei confronti del club siciliano, nel mirino per delle referenze bancarie non genuine nell’ambito della compravendita che a marzo portò il club nelle mani FM Service dopo la cessione dello storico proprietario legato a Liberty Lines.
La nuova società di Maurizio De Simone, poi, aveva ceduto a sua volta il club dopo appena tre mesi all’attuale proprietà Alivision, che contesta il deferimento: “Si tratta di un atto dovuto visto che il deferimento è verso la società . Riguardo lo specifico reato preso in esame, non può essere in nessun modo attribuito all’attuale proprietà . Il documento non genuino non ha nulla a che fare con l’attuale presidenza. Ci affidiamo al buon senso del Tribunale Federale Nazionale. Abbiamo già inviato la nostra memoria difensiva e io stesso sono stato ascoltato dal Procuratore Federale. Non penso che riceveremo delle penalizzazioni che possano modificare la nostra classifica”.Il Trapani, comunque sia, rischia una penalità in classifica: l’articolo 8 e 9 del codice di giustizia sportiva prevedono dalla semplice ammonizione all’esclusione dal campionato per casi rientranti in questa fattispecie.
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