La Reggiana, tramite un comunicato stampa, attacca la decisione del giudice sportivo di Serie B di rinviare Empoli-Chievo. L’episodio risale al 5 aprile scorso, quando l’Ausl bloccò la formazione toscana a causa dei numerosi casi di positività al Covid riscontrati all’interno del gruppo squadra. L’Empoli, per effetto di tale decisione, non poté presentarsi alla partita. La Reggiana quindi ha espresso “il proprio dissenso in merito alla decisione di rigiocare la gara Empoli-Chievo e al riconoscimento della ‘causa di forza maggiore’ che non è stata considerata per i contagiati da Covid-19 presenti nel gruppo squadra granata nel mese di ottobre. Premessa la totale solidarietà e vicinanza umana ai contagiati dell’Empoli e di tutte le altre squadre che si sono imbattute nel virus, restano grande amarezza, forte sconcerto e totale stupore in merito alle differenti risoluzioni di una medesima situazione“.
“Si evidenzia”, continua la Reggiana, “come tale trattamento abbia dato peso differente ai contagiati del nostro club rispetto a quelli della società toscana: 29 persone colpite da Covid-19 non sono state ritenute sufficienti per il rinvio della partita. Questa disparità di giudizio all’interno della stessa categoria non garantisce in nessun modo la regolarità del campionato in corso“, conclude il club granata.