Mauro Balata, presidente della Lega Serie B, nel corso della conferenza stampa post-assemblea di oggi ha parlato della riforma dei campionati, da tempo agognata dalle squadre delle serie cadette.
“La riforma dei campionati doveva essere messa a terra già da tempo, da essa passa il futuro del calcio italiano. La Serie B è il campionato più colpito da una struttura dei campionati che ci vede ultimi nel turnover delle società, con un’asimmetria tra le società promosse e quelle che retrocedono. Faremo appello a Gravina e a le tutte persone di buona volontà – dice ancora Balata -. Non è il diritto di intesa il problema per la riforma, sarebbe troppo semplice dire ‘eliminiamo il diritto d’intesa’ ai due soggetti (Lega A e B, ndr) più importanti del calcio italiano dal punto di vista di numeri, ma che sono i soggetti più deboli politicamente“.
Carlo Neri, presidente dell’Ascoli, aggiunge: “Queste riforme non hanno l’esigenza di accontentare la Lega B, ma di fare il bene del calcio italiano“. L’amministratore delegato del Sudtirol, Federico Merola, si sofferma sulla distribuzione delle risorse tra le varie leghe. “Il prodotto è il sistema dei campionati, ogni società vale di più se il sistema dei campionati vale di più, ma il calcio italiano distribuisce le risorse in maniera più asimmetrica“. Il numero uno del Pisa, Giuseppe Corrado, ritiene infine che la riforma dei campionati “debba passare per forza da una riduzione delle squadre in Serie C“.