Il Cagliari all’ultimo respiro della finale playoff a Bari trova il gol promozione con Pavoletti e torna in Serie A. In un San Nicola da record (58.000 presenze, più di Bari-Inter del 1990) la squadra di Ranieri firma nel recupero la rete che vale la massima serie e riesce a scardinare la retroguardia del Bari di Mignani, che poteva accontentarsi dello 0-0 in virtù del miglior piazzamento nella stagione regolare. Alla fine è il tecnico testaccino a mettere il segno sulla finale: nel recupero arriva il cambio vincente con Pavoletti, che al primo pallone giocabile realizza il gol storico.
La partenza forte è quella del Cagliari. Dopo 8′ il portiere biancorosso respinge un colpo di testa di Dossena, poi Deiola sulla ribattuta sfiora il secondo palo con una rasoiata da posizione defilata. Al 20′ Caprile è chiamato a ripetersi su Luvumbo, autore di un tiro da posizione centrale, ma otto minuti dopo nulla avrebbe potuto sulla deviazione di Maita, che sfiora l’autogol di testa e viene salvato solo dall’incrocio dei pali. Al 38′ però serve un altro miracolo dell’estremo difensore che arriva a smanacciare con la punta delle dita la sfera dopo un colpo di testa di Di Pardo. Sono solo 4 (3 sotto la gestione Ranieri) i successi dei sardi in trasferta in regular season. Eppure la prima frazione di gioco mostra un Cagliari determinato a fare la partita e ad imporre i suoi ritmi.
All’intervallo Mignani fa subito un cambio: fuori Mazzotta, dentro Ricci. Tatticamente non cambia niente, ma in termini di spinta l’effetto è immediato. Un minuto dal via e Ricci sfonda subito in area ma a tu per tu con Radunovic scheggia solo il palo esterno. Il conto dei legni sale a 2 all’83’ quando Folorunsho (subentrato a Ceter, ko dopo il cambio) calcia con il destro e colpisce un palo che fa scattare in piedi il San Nicola. L’assedio finale del Cagliari è impreziosito dall’ingresso di Pavoletti. Ranieri lo sceglie e l’ex Genoa lo ripaga: al 94′ su cross dalla destra, il bomber in spaccata batte Caprile. Il Cagliari si unisce a Frosinone e Genoa. Ranieri trattiene a fatica le lacrime dopo l’ennesima impresa della sua carriera.