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Tanto equilibrio, 5 pareggi nell’ultima giornata di questo girone d’andata ridotto rispetto alle ultime edizioni di Serie B, ma non per questo meno emozionante.
Il primo pareggio è quello che apre il diciannovesimo turno allo Zaccheria di Foggia ad ora di pranzo ed è senza dubbio il più rocambolesco e divertente. I rossoneri reagiscono alla pesante sconfitta di Perugia con una prova gagliarda che avrebbe potuto regalar loro l’intera posta e fermano la squadra di Grosso sul 2-2: decisiva la sassata di Alberto Gerbo al minuto ‘74. Un punto a testa anche tra Spezia e Lecce e tra Benevento e Brescia. Assicurata la continuità di risultati per quattro compagini destinate ad occupare i vertici del campionato cadetto. Pareggio invece che serve a poco al Livorno ed al Padova, che dovevano entrambe vincere per scrollarsi di dosso le paure di una classifica che traballa. L’ultimo pari di giornata (1-1) è quello tra il Venezia contro il Carpi di Castori. Zenga deve ritrovare i gol del suo bomber Litteri, ieri a segno dagli undici metri, per uscire fuori dalla crisi di risultati dell’ultimo mese.
A sorridere di tutti questi pareggi è ancora il Palermo, a cui basta un gol di César Falletti per disinnescare il Cittadella, che perde qualche posizione in graduatoria. La corazzata di Stellone vola a più cinque sulle seconde Brescia e Pescara. I biancazzurri adriatici, dopo esser andati sotto di due reti, mettono a segno una rimonta straordinaria(2-4) trascinati da uno scatenato Leonardo Mancuso, che vola a 12 gol in stagione ad una sola lunghezza dal Donnarumma e fa sognare Bepi Pillon ed i pescaresi.
Chiudono la giornata la clamorosa quanto inaspettata debà cle del Perugia di Nesta a Cremona e la sconfitta incredibile del Crotone al Del Duca. In vantaggio di due reti, i rossoblu si fanno riacciuffare complici due grossolane dormite della difesa. Evidentemente c’è più di qualcosa da risolvere per i calabresi, al di là dell’avvicendamento in panchina che ha portato al ritorno di Stroppa.
Ora tre settimane di stop, si riprende il 19 gennaio, di mezzo il mercato. Basterà per rompere finalmente l’equilibrio sia in testa sia in coda? Potrebbe, ma l’impressione è che il format a 19 possa garantire una classifica assai corta fino alla fine.