L’allenatore della Sampdoria, Andrea Pirlo, intervenuto in occasione del Festival dello Sport di Trento, ha avuto modo di raccontare qualche aneddoto sulla sua carriera: “Il soprannome maestro? Una bella soddisfazione, specialmente quando vai all’estero e ti senti rappresentato da un nome importante. Mi dà la sensazione di aver trasmesso qualcosa ai tifosi di tutto il mondo. Il mio maestro è stato Roberto Baggio, che ha sempre messo in campo la bellezza e l’eleganza del gioco combinata ad un grande carattere, ricco di valori. In panchina ho avuto Carlo Mazzone, il primo a vedermi in quella posizione di mediano, diciamo che ci ha visto lungo”.
“Per diversi anni ho avuto anche Ancelotti. Con lui ho vinto tutto quello che c’era da vincere, sono orgoglioso di averlo avuto come allenatore e come amico che sento tutt’ora. – ha aggiunto Pirlo – Trapattoni, un altro allenatore importantissimo, che devo ringraziare per avermi introdotto nella Nazionale, nonostante le esperienze non fortunatissime come quella dell’Europeo in Portogallo. Non ultimo Conte, che mi ha permesso di aprire un nuovo ciclo con la Juventus dopo l’addio al Milan, dandomi la possibilità di tornare a vincere e fare stagioni importanti”.
“Lippi? Ci siamo ritrovati per poco tempo ma direi che il Mondiale vinto ha dato il giusto merito ad un gruppo partito con delle difficoltà ma che in queste si è compattato. Il rapporto con Allegri? Sono stato con lui per due anni, prima al Milan e poi alla Juventus. Il rapporto è stato meno travagliato di quanto si è spesso raccontato. In rossonero ho avuto tanti infortuni e lui nel frattempo trovò altre soluzioni vincendo lo scudetto senza il mio aiuto. Quando l’ho ritrovato alla Juventus sono riuscito a coronare al meglio la mia carriera con un altro scudetto e con una finale di Champions”, ha concluso Pirlo.