Ora c’è l’ufficialità : Andrea Pirlo non è più l’allenatore della Sampdoria. Fatale il brutto avvio di stagione dei blucerchiati, ultimi in Serie B con un punto dopo tre partite e obiettivi ben diversi.
Il campione del mondo 2006, dopo la grandissima carriera con gli scarpini ai piedi, intraprende, come tante leggende, il cammino per diventare allenatore e comincia con il botto alla Juventus, prima con la formazione U23 in Serie C e poi, con l’esonero di Sarri, la prima squadra, in una stagione altalenante che ha però regalato una Supercoppa e una Coppa Italia ai bianconeri. Successivamente, dopo un anno sabbatico, accetta la proposta dei turchi del Karamgumruk e li conduce a una facile salvezza.
A fine maggio del 2023 risolve il contratto in Turchia e il successivo 27 giugno torna ad allenare in Italia, venendo ingaggiato dalla Sampdoria, appena retrocessa in Serie B dopo un anno funesto e caratterizzato da enormi problemi societari. Il campionato 2023-2024 per i blucerchiati finisce al settimo posto, con una rosa decisamente ridimensionata e piena di giovani da cui ripartire in vista di un nuovo progetto di risalita, varato dalla nuova proprietà del club. Una stagione di alti e bassi, che ha visto la Sampdoria navigare in acque relativamente tranquille nella prima parte di stagione per poi infilare un ottimo periodo nel girone di ritorno, il quale li ha condotti alla qualificazione ai play-off, dove però sono stati eliminati al turno preliminare dal più preparato Palermo.
Nella stagione 2024-2025, forte di un faraonico mercato nonostante le polemiche dovute ai paletti finanziari che attanagliano il club, inizia il suo percorso con un pareggio e due sconfitte in campionato, che sollevano molti dubbi sul suo operato. L’obiettivo dei blucerchiati è chiaramente la promozione diretta in Serie A e gli acquisti fatti lo dimostrano: i bomber Coda e Tutino, il giovane Akinsanmiro dall’Inter, Venuti e il triplo affare Ioannou-Ghidotti-Bellemo con il Como. Illustri anche le cessione per finanziare questo mercato, con l’addio di Audero (direzione Como), De Luca, Delle Monache, Piccini e i pesanti contratti risolti di Murru e Conti. Nonostante le poche partite disputate, le prestazioni offerte dalla squadra non hanno convinto la proprietà e dunque è arrivato l’addio. Tutto d’un tratto, proprio come il suo arrivo.