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La Salernitana ce l’ha fatta. La squadra campana è in Serie A dopo una lunga rincorsa con la guida sapiente di Fabrizio Castori e con una serie di vittorie grazie alle quali i granata hanno superato la concorrenza di Lecce e Monza. Artefice della promozione anche Claudio Lotito, che è riconducibile ai proprietari del club (figlio e cognato) con legami di parentela. Non per molto, però, perché come recitano le NOIF della Figc, secondo il regolamento uno stesso soggetto non può controllare due squadre nello stesso campionato. Il numero uno della Lazio era già in deroga per la sua multiproprietà in Serie B (avrebbe potuto infatti giocare la Coppa Italia da avversaria), ma nel massimo campionato non potrà avere quote nelle stesse società. Per questo motivo, entro trenta giorni sarà costretto a cedere una delle due proprietà. O Lazio, o Salernitana: non entrambe per l’imprenditore romano.
Ma cosa recitano le NOIF? L’articolo 16 bis dispone che “qualora sopravvengano situazioni tali da determinare in capo al medesimo soggetto situazioni di controllo diretto o indiretto in società della medesima categoria, i soggetti interessati dovranno darne immediata comunicazione alla Figc e porvi termine entro i 30 giorni successivi”. Questo discorso vale fino al quarto grado di parentela, si tratta di controllo indiretto e per questo Lotito dovrà cedere la società. E con tutta probabilità non si sarà fatto trovare impreparato.
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