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“Quando ho accettato la Reggina pensavo a un progetto triennale, adesso non dobbiamo avere le pressioni delle squadre costruite per vincere. Ma se abbiamo fatto 11 vittorie significa che qualcosa d’importante c’è. Nel ritorno a marzo-aprile vedremo dove saremo e lì ci daremo un obiettivo, ma senza assilli. Dobbiamo farci trovare pronti. C’è la squadra, c’è la società, c’è il pubblico. Proviamoci”. Sono le parole di Filippo Inzaghi, tecnico della Reggina, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera.
“Era una scommessa difficile, tanti mi consigliavano di non venire a Reggio, la svolta è stata la telefonata del presidente Marcello Cardona e il gesto del proprietario Felice Saladini, che ha preso un aereo per venire a Ibiza e poi una barca per Formentera per convincermi, riaccendendo l’entusiasmo che avevo dentro, in un momento difficile. Amo le piazze del Sud, quello che abbiamo fatto nel girone d’andata è stato bello. C’è orgoglio, ma dobbiamo finire il lavoro nel girone di ritorno”, ha aggiunto il tecnico.
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