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Negli scorsi giorni il dottor Michele Spinella, funzionario della Procura, intervistato da Antenna Febea aveva parlato di un ammutinamento da parte della squadra della Reggina ai tempi della gestione Aglietti, a causa del mancato accordo sui premi partita. In risposta a queste dichiarazioni, il club calabrese ha emanato un duro comunicato che esprime le voci dei calciatori:
“In merito ad alcune dichiarazioni rilasciate da un addetto ai lavori all’interno di una emittente radiofonica reggina, e riportate in seguito da varie testate online, i calciatori della Reggina 1914 intendono precisare quanto segue.
-Le dichiarazioni in questione, così come riportate, sono di una gravità unica e rappresentano un insopportabile insulto alla serietà ed all’integrità morale della nostra squadra, in quanto collegano il periodo di crisi di risultati, registratosi tra novembre e dicembre, ad una richiesta non accolta, inerente premi in denaro.
-Nessun calciatore della Reggina 1914, né in prima persona né tramite i propri procuratori, ha mai potuto fornire una simile notizia a chicchessia, per il semplice fatto che non ha mai avanzato una richiesta del genere alla società. Sfidiamo chiunque, in qualsiasi momento, a provare il contrario.
-Siamo stati i primi a soffrire per il suddetto periodo di crisi di risultati, collegabile solo ed esclusivamente a motivazioni calcistiche. In nome del legame con la città di Reggio Calabria e del rispetto per i colori amaranto, rispediamo al mittente, con forza ed indignazione, l’etichetta di “ammutinati” o di coloro i quali “se ne sono fregati del proprio allenatore”, e ci riserviamo fin da ora il diritto di adire le vie legali, a tutela della nostra immagine di uomini e di calciatori”.
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