Manolo Portanova è stato condannato in primo grado a sei anni di carcere per violenza sessuale di gruppo. Il calciatore del Genoa aveva chiesto il rito abbreviato e dopo la sentenza è uscito dall’aula scuro in volto, professando la sua innocenza: “Di cosa dovrei parlare?”. La ragazza, per la quale la corte ha riconosciuto lo stupro subito, si è messa a piangere di gioia una volta appresa la decisione del giudice. Il giocatore, a ogni modo, non andrà in carcere per il momento: potrà fare ricorso prima in appello e poi eventualmente in Cassazione.
Dal momento che si trova a piede libero, il Genoa al momento non ha ritenuto di dover rilasciare un comunicato sulla vicenda. Come riporta Repubblica, dal Grifone fanno sapere che si tratta di un caso unico nel calcio italiano e che essendo giunti soltanto al primo grado di giudizio vale la presunzione di innocenza. Il centrocampista, dunque, non è stato sospeso dal club (almeno per il momento) e potrà ancora allenarsi con i compagni in modo regolare e verrà convocato per le partite di Serie B. Il nuovo tecnico Gilardino potrà dunque farlo giocare.