Il Frosinone ritorna in Serie A, il Palermo costretto ad un altro anno di limbo in B. Questo il verdetto dopo la finale di ritorno dei Playoff del campionato cadetto vinto per 2-0 dai padroni di casa, ribaltando così il 2-1 della gara di andata in Sicilia.
Si gioca davvero pochissimo nei primi minuti e La Penna è subito costretto a mettere mano al cartellino: gli autori delle prime scintille sono Krajnc e Nestorovoski, poi al 7′ l’episodio da moviola con il rigore chiesto dai padroni di casa. Soddimo ruba il tempo a Dawidowicz e penetra in area, ma cade forse per una leggera spinta del polacco. Per il direttore di gara non c’è nulla, anzi estrae il giallo per simulazione: saranno sei i cartellini nella prima frazione assieme a 33 falli fischiati. Per quanto riguarda le occasioni da gol, l’unica vera chance è per Ciano che spedisce di poco a lato sul suggerimento di Dionisi, mentre tra i rosanero da segnalare solamente un paio di tentativi da fuori di Coronado. Il primo tempo si chiude dunque sullo 0-0 dopo due minuti di recupero.
Nella seconda frazione è un gol di Maiello a riaccendere gli animi: troppa libertà concessa al numero 8 al limite dell’area di rigore e il suo interno destro è perfetto sotto l’incrocio. Il Palermo accusa il colpo e non è quasi mai pericoloso dalle parti di Vigorito, poi ci pensa l’arbitro La Penna a combinare un clamoroso pasticcio: Coronado punta la difesa del Frosinone e cade nei pressi dell’area, il direttore di gara cambia per tre volte idea e alla fine concede solo punizione dal limite ai rosanero, ovviamente furiosi. Nel finale succede di tutto: tra palloni lanciati antisportivamente dalla panchina del Frosinone e tanta conclusione sino al gol di Ciano, in contropiede e a campo aperto che può dare il via alla festa e all’invasione di campo con qualche secondo d’anticipo sul cronometro.
