“Obiettivo Serie A? Magari, ma non bisogna dirlo. Ci stiamo preparando per giocare un buon campionato di Serie B, pensiamo a 4-5 rinforzi per la squadra e staremo a vedere: sono molto ottimista sulla vittoria del campionato di Serie B“. Parola del presidente del Monza, Silvio Berlusconi, all’indomani della promozione in Serie B della squadra brianzola. “Milan-Monza tra due anni per chi tiferò? Magari non indosserò nessuna sciarpa soprattutto se ci sarà freddo (ride ndr) – ha proseguito l’ex presidente rossonero ai microfoni di ‘Qui Studio a Voi Stadio” su TeleLombardia – oggi il mio cuore batte al 50% per il Milan e 50% per il Monza. Per metà mi rallegrerò e per metà soffrirò, ma prima pensiamo alla Serie B”.
E proprio sulla situazione del club rossonero: “Non è facile succedere ad un Berlusconi: io sono ancora vicino al Milan e cerco di dare tutti i suggerimenti che mi sembrano importanti e utili. Ho cercato di mettere insieme una squadra di persone capaci e spero che ce la facciano a vincere come ad un tempo. Io penso che siano stante le cose che una squadra deve avere in testa per arrivare a fare buoni risultati – ha aggiunto l’ex Premier – Credo che ci debba essere tutta la società intorno ai giocatori, un allenatore capace e il sostegno del presidente”. C’è spazio per un commento su Paolo Maldini e su alcuni screzi passati: “Evidentemente lui si è sentito toccato personalmente da una mia battuta, quello che è molto importante è che è difficile in un giocatore trasformarsi in qualcuno che deve prendersi cura degli altri, c’è un individualismo da superare. Non sempre chi ha lasciato la maglia è ideale per sostenere i giocatori. Io comunque voglio molto bene a Maldini, volevo bene a Maldini padre (Cesare ndr) e vorrò bene anche al figlio di Maldini (Daniel ndr) che è un giovane promettente“.