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Novanta minuti, poi scopriremo qual è la ventesima squadra a iscriversi e completare le liste della prossima Serie A. Nella finale di ritorno dei playoff Pisa e Monza si giocano tutto in una notte all’Arena Garibaldi dove i brianzoli hanno il vantaggio di poter giocare per due risultati su tre, i toscani invece di essere spinti dall’affetto del proprio pubblico a caccia del ribaltone. Comunque vada, sarà la realizzazione di un sogno per uno dei due club, che a sua volta infliggerà una pesante coltellata alla rivale.
Già , perché il Pisa era tutto fuorché una candidata alla promozione. Ma Luca D’Angelo ha dimostrato di essere un allenatore di spessore, già forse pronto per la massima serie, capace di gestire al meglio la rosa, di venire fuori da momenti complicati, di lanciare i giovani ma di sapersi affidare anche ai più esperti, di non disdegnare un calcio non proprio modernissimo, ma senza fronzoli e senza gli inutili guardiolismi. E’ così che i nerazzurri si sono issati a sorpresa sin da inizio campionato nella lotta di vertice, calando soltanto nel finale e dovendosi accontentare dei playoff.
Ai quali sono giunti Galliani e Berlusconi con il loro nuovo progetto, quel Monza portato in B e ora un passo dalla A dopo due anni. Il Milan ha vinto lo scudetto, il “loro” Ancelotti si è preso la Champions, e allora ecco che per chiudere un cerchio potrà esserci la promozione nella massima serie dei brianzoli. Che, però, pagano una disattenzione nel finale all’andata, visto che col 2-0 sarebbe stato anche possibile perdere con un gol di scarto. Stroppa è un allenatore che ha dimostrato di sapersela cavare in questi palcoscenici: un calcio votato all’attacco, ma con accorgimenti sviluppati in modo tale da non sbilanciarsi troppo. Due filosofie diverse, ma un unico obiettivo. La Serie A. E all0ra che vinca il migliore, e chi non ce la dovesse fare potrà tentare l’anno dopo.
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