Si è chiuso nel peggiore dei modi il rapporto tra il Livorno e Michel Morganella, con il calciatore svizzero che dopo meno di un anno e un totale di undici partite disputate ha rescisso il contratto con il club toscano. Un addio amaro che Morgnella ha raccontato in una lunga intervista a ‘Il Tirreno‘: “Mi sentivo colpevole oltre che preso in giro. La società non è mai stata dalla mia parte e non si è dimostrata all’altezza. Ad alcuni dirigenti non piaceva il mio look, vale a dire barba e tatuaggi. Il terzo giorno di ritiro sono stato persino costretto a togliermi la maglia; credevano che avessi una svastica tatuata sulla schiena” ha proseguito con amarezza l’ex calciatore del Palermo “Ho cercato di fare del mio meglio, ma ho assistito a scene assurde e nel complesso si è rivelata una stagione da dimenticare per tutti. L’unico che si salva, forse, è Marras. Nonostante il contesto difficile ha dimostrato qualità“.
Livorno, lo sfogo di Morganella: “Obbligato a spogliarmi per dimostrare che non avevo una svastica tatuata”
Il pallone della Serie A Tim 2017-2018 - Foto Antonio Fraioli