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“Non meritavamo l’eliminazione. C’è un po’ di rammarico per la prima mezz’ora di Venezia, nella gara d’andata non siamo riusciti a mettere in mostra le nostre qualità . Ma, visto quanto prodotto oggi, posso dire che il risultato è ingiusto e che avremmo potuto tranquillamente conquistare la finale. Era nelle nostre corde, c’erano tutti i presupposti per un epilogo diverso“. Non nasconde la delusione Eugenio Corini, tecnico del Lecce, dopo l’eliminazione in semifinale playoff. Passa il Venezia a cui basta l’1-1 al Via del Mare dopo il successo di misura dell’andata. “Nell’ultimo periodo tante cose non sono andate per il verso giusto, credo che abbiamo pagato a caro prezzo le sconfitte contro Cittadella e Monza che, purtroppo, hanno inciso sull’aspetto mentale – ha detto il tecnico giallorosso ai microfoni di Dazn – Ma i ragazzi, fatta eccezione per un piccolo calo tra dicembre e gennaio, hanno sempre espresso un buon gioco, dimostrando di avere le potenzialità per giocarsela alla pari con tutti. Ad un certo punto della stagione sembravamo ormai stabilmente al secondo posto, ma la B è un campionato anomalo e non puoi permetterti alcuna flessione. Ad ogni modo la prova di oggi conferma che il Lecce ci ha creduto fino alla fine, lottando su ogni pallone“. E sul futuro: “Qui a Lecce mi trovo bene, abbiamo avviato un progetto pluriennale dopo la retrocessione. Sicuramente è presto per parlare di futuro, abbiamo appena perso una partita a cui tenevamo molto. Parleremo quanto prima con la società e la dirigenza con massima serenità e con la voglia di costruire ancora qualcosa”.
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