“Non dobbiamo rimanere immobili, non esiste un’attività esente da rischi. Adesso serve massima attenzione, dobbiamo muoverci da questa condizione nel rispetto dei vincoli di sicurezza. Valuto positivamente questa graduale apertura. Fase 2 anche nel calcio? Prendere altro tempo per arrivare a giugno coniuga cautela e fattibilità. Ci sono le condizioni per riprendere in sicurezza, bisogna vedere se queste condizioni si consolideranno o bisognerà ripensare al tutto in una logica prudenziale”. Questo il pensiero di Maurizio Stirpe, presidente del Frosinone, in merito alla possibile ripartenza o meno del calcio italiano entro circa un mese per via dell’emergenza coronavirus.
Il numero uno del club ciociaro si è battuto per la ripresa, anche perché ritiene di avere in ogni caso diritto alla promozione in Serie A anche in caso di stop definitivo, come spiega al Corriere dello Sport: “Ci sono due soluzioni, la prima è che quella che vengano annullati tutti i campionati facendo finta che non siano mai giocati per l’impossibilità di portarla a compimento. L’altra ipotesi è quella che venga valutata l’attuale classifica con tre promosse e tre retrocesse. Resto fiducioso che si possa tornare in campo quanto prima e limitare così i danni economici della pandemia. Questa è l’unica strada per evitare guai e mali peggiori. Anche le mie proposte di concludere i tornei nell’anno solare o, se non si riesce, di ripartire a gennaio, vanno nella direzione di privilegiare il merito sportivo sul campo. Coi tifosi sugli spalti sarebbe l’ideale”.