[the_ad id=”445341″]
A quasi dieci anni dai fatti tornano nelle aule del Tribunale di Bari le vicende del fallimento dell’As Bari del 2014 con due assoluzioni e quattro rinvii a giudizio. Il gup Giuseppe Ronzino ha assolto per non aver commesso il fatto il 61enne ex parlamentare Salvatore Matarrese e l’imprenditore Domenico De Bartolomeo, entrambi consiglieri della società . I due, insieme ad altri ex dirigenti, erano accusati di bancarotta fraudolenta e avevano scelto di essere giudicati con rito abbreviato. La stessa Procura di Bari, a marzo, ne aveva chiesto l’assoluzione. Prosciolto dalle accuse più gravi di bancarotta fraudolenta per non aver commesso il fatto e rinviato a giudizio per un unico capo di imputazione, Antonio Matarrese (vicepresidente vicario del cda dal luglio 2010 al giugno 2011, ex parlamentare, ex presidente della Lega Calcio ed ex vicepresidente di Fifa e Uefa).
Prosciolti da alcune delle accuse di bancarotta fraudolenta l’ex amministratore unico Claudio Garzelli, il suo successore Francesco Vinella e l’ex amministratore delegato e consigliere del cda Salvatore Matarrese (cugino e omonimo dell’ex parlamentare), mentre per altre ipotesi sempre di bancarotta fraudolenta i tre sono stati rinviati a giudizio. A Vinella è contestato anche l’aver distratto il patrimonio societario attraverso la risoluzione del contratto tra l’As Bari e la Servizi sportivi srl. Rinviato a giudizio solo per aver formato il contratto di risoluzione con la Servizi sportivi invece Antonio Matarrese. Le accuse riguardano la gestione della società sportiva tra il 2009 e il 2014. In questo periodo, secondo le indagini, la società avrebbe accumulato debiti tributari per mancati versamenti al fisco per quasi 55 milioni di euro. Malgrado ciò, il club avrebbe comunque continuato a compiere operazioni che hanno depauperato il patrimonio aggravando la situazione di dissesto fino al fallimento.
[the_ad id=”1049643″]
[the_ad id=”668943″]
[the_ad id=”676180″]