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Il caos intorno all’iscrizione del Palermo alla prossima Serie B, con la fideiussione arrivata ufficialmente per problemi di natura tecnologica con notevole ritardo rispetto alla scadenza fissata alla mezzanotte di lunedì 24 giugno, mette in fibrillazione il Venezia, che sente odore di ripescaggio. La squadra lagunara era già vicina alla permanenza in cadetteria poche settimane fa, quando proprio il Palermo era stato retrocesso all’ultimo posto. Lo sconto sulla pena dei rosanero aveva portato alla disputa dei playout, che i veneti hanno perso ai rigori contro la Salernitana.
Adesso, però, il presidente Joe Tacopina tuona e chiede che vengano rispettate le procedure: “Ho appreso della mancata iscrizione del Palermo al campionato di Serie B, abbiamo appurato che il club siciliano non ha depositato alcuna documentazione tramite pec e che non è stata consegnata brevi manu la fideiussione in originale come richiesto dalle norme delle Licenze Nazionali. Il regolamento parla chiaro, il termine del 24 giugno è perentorio e non mi aspetto niente altro che l’esclusione del Palermo dal campionato di Serie B. Questa volta non si possono fare sconti di alcun genere. La fideiussione non è stata depositata, è un dato di fatto incontrovertibile. Non si possono concedere deroghe di alcun tipo, si creerebbe un precedente troppo grave che andrebbe a minare ulteriormente la credibilità del sistema calcio italiano che in questi ultimi mesi è già stata messa a dura prova”.
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