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Il procuratore sportivo Giovanni Branchini è intervenuto a ‘La politica nel pallone’ su Rai Gr Parlamento, soffermandosi soprattutto sulle proprietà straniere nel calcio italiano: “Il City Football Group col Palermo ha voluto fare un’azione di presenza nel mondo ma non ha dimostrato fino ad oggi di riporre in queste squadre grandi energie per raggiungere obbligatoriamente risultati prestigiosi. Lavorano molto sul sociale e sulle strutture, è un mezzo per imporre la conoscenza di Abu Dhabi nel mondo ma non c’è una frenesia sportiva. Le basi con la creatività dei protagonisti italiani che ci sono nel tempo permetteranno al Palermo anche di avere risultati sportivamente positivi. Sul resto ho molti dubbi: abbiamo accolto l’arrivo di proprietà americana con grande gioia ma gli esempi ci lasciano basiti, come per la retrocessione del Genoa che poteva essere evitata. La gestione Commisso alla Fiorentina è una gestione italo-americana, le altre lasciano moltissimi dubbi”.
Branchini, infine, è tornato sul futuro di Cristiano Ronaldo, ormai da settimane al centro di rumors continui: “Andrà nella squadra che gli darà più possibilità di vincere la Champions League. Ha fatto capire chiaramente di non avere obiettivi economici, ha rifiutato una proposta assurda di 2 anni a 125 milioni a stagione da un club arabo, è disposto a ridursi in modo sensibile lo stipendio pur di far parte di un progetto con ambizioni e che possa consentirgli di aggiungere un altro record ai tanti che ha già messo in bacheca”.
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