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“Per noi l’importante è la salute. Speriamo che il periodo brutto sia alle spalle, vogliamo rivedere la luce e ritornare al più presto perché ci è mancato tutto. Il calcio ha il diritto e il dovere di riprendere“. Lo ha detto Filippo Inzaghi in un’intervista ai microfoni di “OttoChannel”, esprimendosi a favore della ripresa dei campionati di calcio, al momento fermi per l’emergenza coronavirus. “Gli operai sono tornati al lavoro, se uno dovesse ammalarsi non verrà bloccata tutta la fabbrica – ha affermato il tecnico del Benevento -. Occorre trovare la soluzione migliore perché abbiamo giocato ventotto partite“.
“Il calcio è la terza industria del paese, ci lavorano circa 200mila persone e proprio per questo abbiamo il diritto di provarci – ha poi aggiunto Inzaghi -. Se gli scienziati dicono che ci sono dei rischi saremo i primi a non voler giocare, ma bisogna provarci perché sarebbe un messaggio per tutti e per il paese. A un certo punto si è cercato di mettere la gente contro il calcio: mi è sembrato assurdo. Vogliamo vincere sul campo. Mi auguro che il 18 ci diano il via libera per cominciare ad allenarci. Non ha senso correre per strada, tra l’altro un atleta non può stare tre mesi fermo. Vediamo come saranno le disposizioni, siamo pronti a tutto pur di finire questa stagione. Dobbiamo provare a finire il campionato, anche perché una eventuale cristallizzazione comporterebbe tanti ricorsi che influenzerebbero anche la prossima stagione”.
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