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“La meritocrazia farà il suo corso, l’anno prossimo giocheremo in Serie A. Le società per mandarci in ritiro ha da affrontare dei costi, siamo professionisti e non stiamo in giro tutto il giorno: campo e famiglia, non c’è rischio di contagio”. Ad affermarlo è Luca Caldirola, difensore in forza al Benevento, che ha parlato ai microfoni di Radio Punto Nuovo. Al momento il club campano è saldamente in testa alla classifica della Serie B. “Bisogna andare avanti, se si dovesse stoppare ancora, diventerebbe ancora più problematica per quanto riguarda lo sport – commenta Caldirola -. Se si dovesse ricominciare, i vari medici o chi si occupa del rischio, lo farà con meticolosità . Ovviamente non c’è rischio 0, puoi contagiarti anche al bar, al ristorante”.
SUL TAGLIO DEGLI STIPENDI – “In questo periodo di difficoltà uno sforzo va fatto, le società hanno delle perdite e penso si debba dare una mano. Le varie società troveranno un accordo con i giocatori”.
“Non solo nel calcio, ma nella vita generale, la Germania è più avanti – ha poi aggiunto Caldirola -. Anche con il Coronavirus, si sono attrezzati subito, noi abbiamo fatto fatica ed ha portato rallentamenti anche nel calcio. Sono molto avanti – ha ammesso – perciò hanno ricominciato in tutta sicurezza. E’ una situazione un po’ particolare, in Germania qualche ente si è preso la responsabilità di cominciare, in Italia nessuno lo fa”.
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