Farà discutere l’inchiesta de “La Repubblica“, che ha portato alla luce un episodio pieno di ombre che ha caratterizzato il mondo arbitrale. “Le chat segrete: truccano le carriere per arrivare in Serie A“, questo il titolo del quotidiano in merito a quanto accaduto l’anno scorso in Serie B.
Gli arbitri Daniele Minelli e Niccolò Baroni sono stati infatti dismessi dall’organico di Serie B per via delle peggiori valutazioni. I due hanno voluto vederci chiaro e, nonostante il loro ricorso sia stato respinto, non si sono dati per vinti. In particolare, ciò che non li convinceva era la scelta di tenere Ivan Robilotta, ultimo in graduatoria, ed Eugenio Abbattista, che aveva raggiunto la soglia massima di 8 stagioni. Dopo aver ottenuto l’accesso agli atti, i due hanno scoperto che Abbattista ha ricevuto un 8.70, valutazione massima, nella sua ultima direzione di gara ovvero Spezia-Chievo. Il responsabile Di Fiore, però, disse loro che lui aveva dato solo 8.60, perciò non era a conoscenza di quella modifica.
La parte più sconcertante sono proprio le chat Whatsapp riportate da Repubblica. “Ci mancano ancora tutti i voti dei playoff, nomi e schede di promossi e dismessi“, spiega Davide Garbini, membro della Can B. Morganti quindi propone: “8.60 a tutti“, prima di cambiare idea: “Prova Abbattista 8.70” aggiungendo un’emoticon sorridente. Infine, una terza persona il cui nome non è stato diffuso, prosegue: “Occorre mettere 8.70 a Sacchi, a Fourneau e Abbattista“.