Continua a far discutere l’esultanza di Federico Di Francesco, giocatore classe 1994 del Lanciano. Il figlio dell’attuale tecnico del Sassuolo, in occasione del momentaneo pareggio nella partita vinta ieri contro il Modena per 2-1, ha festeggiato davanti ai suoi tifosi con il braccio teso rievocando il gesto fascista. La società rossonera, attraverso una nota ufficiale, ha difeso il giovane attaccante accusato dall’Unione comunità ebraiche di aver celebrato il goal col saluto romano in maniera inequivocabile.
“E’ del tutto evidente che si tratta di una volgarissima strumentalizzazione, facilmente dimostrabile osservando il breve filmato che racconta il gesto dall’inizio alla fine. Visto dall’inizio alla fine il gesto rivela – sottolinea il club abruzzese – la sua natura totalmente goliardica e scherzosa, con il calciatore che saluta la propria curva sull’attenti come una recluta davanti al proprio stato maggiore: il gesto comincia con la mano sulla fronte e si conclude con un abbraccio ideale ai tifosi. Se poi qualcuno ne ha isolato un fotogramma facendolo passare per quello che chiaramente non e’, ovviamente calciatore e club non possono esserne ritenuti responsabili. Inoltre la Curva Sud di Lanciano non ha mai presentato, storicamente, implicazioni o infiltrazioni di alcuna natura politica. Per completezza vogliamo sottolineare che nulla e’ più lontano dai pensieri e dai comportamenti di Federico Di Francesco di quanto gli e’ stato arbitrariamente attribuito. Con questo speriamo di poter ritenere chiarito e concluso questo spiacevolissimo episodio, al di la’ di qualsiasi volontà di speculare oltre“.