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“Gli arbitri serviranno sempre. La discrezione dell’arbitro è quella che rende l’arbitro il capo di tutto”, però “la tecnologia va benissimo e quella che abbiamo adesso serve tantissimo”. Queste le dichiarazioni di Zvonimir Boban, Chief of Football dell’Uefa, ai microfoni di “Radio Anch’io sport” su RaiRadio1. “Ci sono ancora delle persone che parlano dei pochi grandi errori ancora rimasti, ma questo non è intellettualmente onesto”, aggiunge. Un pensiero per le sue due ex squadre che martedì si sfideranno: “Ovvio che il Milan può vincere contro la Dinamo Zagabria: la qualità è dalla parte del Milan anche se i croati venderanno cara la pelle. Non sarà semplice, come non lo sarà per me visto che sono le due squadre della mia vita. Andrò allo stadio. Il Milan ha già impostato tante cose, ci sono ancora dei ruoli da rinforza ma dipenderà anche dalle ambizioni societarie. Dipende da quanto vuoi investire per tornare al top. Alcune cose non sono da Champions, bisogna pensare in grande altrimenti è difficile tornare al top”.
“Dopo Pirlo l’Italia non ha avuto più un grandissimo talento. Sono passati vent’anni, è stato ucciso il talento italiano nei vivai. Per l’Italia ci vogliono 10-15 anni per tornare al top, al livello dell’Inghilterra. Poi – aggiunge Boban – bisogna cercare di fare questi stadi che sono ormai imprescindibili”. E sul campionato italiano per Boban “il Napoli sembra pronto ad andare fino alla fine, mentre il Milan ha un grandissimo carattere e nel match col Napoli ha giocato meglio”.
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