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L’ex portiere dell’Inter, Walter Zenga, nel corso di un’intervista rilasciata a ‘7’, il magazine de ‘Il Corriere della Sera’, ha rivelato un interessante dettaglio in merito alla sua carriera e alla sua famiglia: “Fortunatamente ho sempre avuto un piano B per non rimanere a casa. Ho fatto esperienze in radio e in tv. Mi ispiro a Mourinho perché ovunque vado ad allenare divento un ultrà dei miei ragazzi. Catania e Palermo sono piazze che mi hanno lasciato molto, così come Crotone. Ogni città mi ha dato qualcosa. Mio padre, invece, tifava Juventus e quando c’era il derby d’Italia era un problema. Se l’Inter perdeva io mi arrabbiavo. Anche Jacopo, il mio primo figlio, è juventino, mentre gli altri quattro figli hanno la mia stessa fede”.
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L’ex calciatore ha poi aggiunto di avere un sogno che coltiva fin da quando era bambino: “Sognavo di allenare l’Inter da sempre, ho fatto anche il raccattapalle a San Siro. Ho fatto tutta la trafila delle giovanili, ho lavorato in sede, ora sono una legend. E’ molto importante avere un sogno, poi se si avvera o meno è relativo. Sono contento che i tifosi nerazzurri mi riconoscano per strada, è come se non avessi mai smesso di giocare”.
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