“All’Inter ho dato tutto, ci ho messo il cuore ma non è finita bene. Mi sono sentito calpestato. Mi sarebbe piaciuto giocare nel Milan“. Nella giornata dell’attesissimo derby di Milano, arrivano anche le scottanti parole di Wesley Sneijder, assoluto protagonista nell’anno del “triplete” dei nerazzurri.
Nell’intervista alla “Gazzetta dello Sport“, l’olandese ha ribadito la sua passione per i colori rossoneri: “Giocare nel Milan era il mio sogno di quando ero bambino. Quindi sì, se tornassi in Italia vorrei giocare nel Milan. Però non penso che tornerò più a Milano. Sono andato via litigando, eppure come ho detto vorrei giocare per il Milan prima di chiudere la carriera. Sono vecchio ma posso ancora giocare. In Turchia si sta bene. Vedo le partite del campionato italiano e capisco che non è più il calcio di cinque anni fa, c’è meno qualità, ma il Milan è un mito per me. Gioca come il Milan deve giocare. Montella ha coraggio e sta lanciando tanti giovani“.
Derby migliore al mondo? “Quelli turchi sono pieni di passione, intensissimi. ma quello di Milano è un derby a parte. Un’altra cosa. Ricordo quello che abbiamo vinto 4-0 quando sono arrivato, ricordo quando mi hanno espulso perché ho applaudito l’arbitro, non sapevo che non si potesse fare. Comunque, mi hanno cacciato, siamo rimasti in dieci e abbiamo vinto lo stesso, segnarono Milito e Pandev. L’atmosfera rimane, ma quei derby contavano qualcosa. Chi vinceva il derby vinceva il campionato. Ora vince sempre la Juve“.
Frank De Boer cacciato prematuramente? “L’Inter ha fatto male a mandarlo via. Non si tratta così la gente. Avrebbe costruito qualcosa se gliene avessero dato la possibilità. Frank ha fatto bene all’Ajax, ha fatto benissimo come vice in nazionale, nel 2010 al Mondiale ci ha aiutato molto. La verità è che l’Inter è finita con Moratti. Mi spiace che se ne sia andato, così è finito tutto. C’è bisogno di uno che comanda, uno che si faccia rispettare e davanti a lui stiano tutti zitti. Adesso i giocatori non hanno riferimenti. I cinesi? Chi sono, chi li vede, dove stanno? Sono sicuro che i giocatori neanche li conoscono“.
In passato c’è stata una tentazione Juventus: “C’è stata una possibilità, ma Italia per me vuol dire solo Milano. E tornerei solo per il Milan o l’Inter, anche se la storia è finita male“.