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Dusan Vlahovic, intervistato dal ‘Telegraph’, ha parlato della scelta di trasferirsi alla Juventus: “Forse il mio agente sapeva dell’offerta dell’Arsenal, ma non ne ho mai parlato con nessuno. Avevo solo un club in mente perché la Juventus è la Juventus. Non c’è altro da dire. E ora mi sento onorato di indossare questa maglia. È incredibile ogni volta che lo indosso. Mi identifico decisamente con il loro DNA. La personalità della Juventus coincide con la mia personalità . Quando vieni qui non ti arrendi mai, combatti tutto il tempo, fai i sacrifici. Questo era sicuramente quello che stavo cercando”.
Il bomber si è soffermato anche sul paragone con un campione come Zlatan Ibrahimovic: “Confrontare giocatori con grandi campioni che hanno segnato 400.500 gol in carriera, che hanno vinto 20 o 30 titoli, è probabilmente un po’ ingiusto. Non mi infastidisce ma è anche vero che quando si fanno quei tipi di paragone e poi si fanno uno o due errori e le aspettative sono state esaltate, allora si viene criticati. Tutti abbiamo il diritto di sbagliare, siamo tutti umani. Voglio avere la mia carriera”. Vlahovic si è espresso anche sul connazionale Novak Djokovic, un altro dei propri miti sin dall’infanzia: “Viene dalla Serbia ed è sicuramente il numero uno, quindi l’ho sempre ammirato. E’ un grande campione. È così bravo per la forza mentale: come affronta certi problemi e come può giocare sette partite di fila e superare sette ostacoli”.
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