La Juventus batte il Verona e lo fa nel segno del mercato di gennaio. Prima Vlahovic, a cui bastano dodici minuti per mettersi in mostra e segnare il primo gol bianconero, poi Zakaria, che nel secondo tempo raddoppia. I due acquisti di peso per cambiare volto a una squadra in difficoltà pagano subito i dividendi giusti e arriva una vittoria fondamentale per la Vecchia Signora, visto che da stasera, anche se con una partita in più rispetto all’Atalanta, torna al quarto posto, l’obiettivo minimo stagionale, lasciando perdere strampalati discorsi che riguardano lo scudetto.
Il primo tempo è di grande veemenza da parte dei bianconeri, che partono forte e dopo dodici minuti sono già avanti. Con chi? Vlahovic, ovviamente. Subito titolare, subito in gol l’uomo da ottanta milioni chiamato a diventare il nuovo idolo dei tifosi. Dybala lo serve, lui con un gran pallonetto morbido e delicato supera Montipò. Ed è 1-0, ed è così che si può impostare al meglio la partita. Il Verona davanti è inconsistente, del resto le assenze di Simeone e Caprari pesano tantissimo, e la prima frazione viene gestita bene dalla Juve fino all’intervallo. C’è da soffrire, invece, nei primi minuti della ripresa: De Ligt e Chiellini sono monumentali nel mettere fuori alcuni palloni insidiosi, poi c’è il contropiede vincente condotto da Morata che apre per Zakaria e gli serve l’assist giusto per il primo gol con la maglia bianconera e in Serie A all’esordio assoluto. Un centrocampista di qualità e quantità, con tanta esperienza e capace di muoversi per tutto il campo con gran dinamismo e senso tattico. Il 2-0 taglia le gambe ai ragazzi di Tudor che si arrendono pian piano al ko. Nel segno di Vlahovic e Zakaria, che peraltro nel finale esce per un problema fisico che tiene un po’ tutti col fiato sospeso: la Juventus vola e vuole la Champions.