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Gennaio 2020. Ashley Young arriva all’Inter dal Manchester United, ma i dirigenti non fanno trapelare l’arrivo a Milano dell’esterno. Anche i capi ultras non ne sono a conoscenza, tra questi Vittorio Boiocchi, scomparso la scorsa settimana: “Adesso cambiamo tattica, adesso le cose ce le prendiamo per forza e poi vediamo cosa succede”, le sue parole ad un dirigente nerazzurro, secondo quanto scrive il Corriere della Sera. Secondo il quotidiano i rapporti sono “difficili, spesso tesi. Collusione però no. Il terreno è quello, scivoloso e in penombra, dei rapporti delle società di calcio con gli ultrà . Finito nel mirino della Digos e poi della procura di Milano, che seguendo gli affari dei principali esponenti della Curva (compreso Boiocchi) aveva — come si è scoperto — indagato quattro dirigenti dell’Inter ipotizzando addirittura il reato di associazione per delinquere. L’ipotesi era che ci fosse stata qualche forma di collaborazione per favorire i capi ultrà fornendo loro biglietti a prezzi agevolati o facendoli entrare gratis allo stadio o consentendo il commercio di merchandising”.
Per i quattro dirigenti lo stesso pm di Milano Leonardo Lesti ha chiesto sin dal giugno 2021 l’archiviazione. Come spiega il quotidiano, “il giudice per le indagini preliminari Guido Salvini concorda nel concludere che i quattro ‘erano in realtà vittime del comportamento minaccioso ed estorsivo dei capi dei tifosi e quindi semmai persone offese dei reati'”. E si legge: “Le pressioni della Curva ci sono. Si concentrano soprattutto sulla vendita dei biglietti, l’organizzazione delle trasferte e gli ingressi allo stadio”.
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