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Viktorija Mihajlovic, figlia dell’ex calciatore e attuale tecnico del Bologna Sinisa, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera: “Quando ci ha rivelato che era malato mi sono accasciata per terra, ho pianto, urlato e spaccato tutto. Temevo che leucemia volesse dire morte certa. In quel momento volevo essere figlia unica per non dover far sì che anche i miei fratelli dovesse convivere con quell’immenso dolore“.
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“Vederlo allenarsi è stata un’emozione. Lo desiderava davvero tanto” ha proseguito Viktorija “Ricordo che la prima volta in cui uscì dall’ospedale si precipitò dai suoi calciatori. Sta bene, ma non si può mai dire che è fuori pericolo. E’ stato fortunato a trovare un midollo compatibile. Dopo il primo ciclo di chemioterapia l’ho abbracciato ma non sentivo la sua stretta. Non so come, ma sono riuscita a non piangere. Mi ripetevo che non era giusto che la malattia avesse colpito lui” conclude la figlia di Sinisa “che aveva già sofferto troppo nella sua infanzia, in Serbia durante la guerra“.
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