“Il Verona negli ultimi due anni di Juric ha fatto un grande lavoro, bisogna solo dare qualcosa di tuo. Non è facile in pochi giorni trasmettere le idee, è stato un momento della squadra dopo due anni di impronta forte, con il terzo in due mesi non volevo fare confusione. Ho lavorato sul coraggio, sulle preventive, sulla fiducia di fare le cose con il pallone, di non sbagliare niente. Non sbagliare quando c’è da soffrire, questo fa la differenza in una vittoria”.
Sui singoli. “Bessa? Un ragazzo che conosco da prima, per me è forte, lui e Barak hanno fatto cose interessanti nei primi 20’, a me piacciono ragazzi intelligenti e forti, è giusto che giochino loro, ma c’è spazio per tutti, c’è bisogno di lavorare. – prosegue il tecnico croato – Caprari è un attaccante anche se ha giocato più basso, sui centravanti vedremo in futuro, bisogna trovare equilibrio. Sono tutti forti, è una felicità per l’allenatore avere Kalinic e Lasagna in panchina”.