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Ivan Juric ha parlato alla vigilia della sfida del Bentegodi contro il Torino, valida per la trentacinquesima giornata di Serie A 2020/2021. “Penso non si sia capito cosa abbiamo fatto quest’anno, è stato sottovalutato tantissimo. Non si vede quello che stanno passando squadre come il Torino, che appartengono a un’altra dimensione, anche a livello economico. È una grandissima soddisfazione: ero incazzato, ma riflettendoci dico che è il mio miglior anno da allenatore in Serie A. Dentro di me c’è moltissimo orgoglio, sono contento. Di Mourinho ho letto tutti i libri: tanti anni fa toccava argomenti di cui si dibatteva poco nel calcio. Come reagisce il cervello in certe situazioni, il metodo di lavoro. Spero torni quello di dieci anni fa, che torni ad offrire il calcio che proponeva dieci anni fa, che ultimamente non ho visto”, ha esordito il tecnico. Di seguito le sue dichiarazioni complete.
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SU LASAGNA E ZACCAGNI ALL’EUROPEO – “Se meriterebbero di andarci? Lo Zaccagni visto nel girone d’andata meriterebbe di andarci. Lasagna deve migliorare, nella partecipazione del gioco, nell’ampliare il suo repertorio. Si sta impegnando molto per questo”.
SU SUPERARE I PUNTI DELL’ANNO SCORSO – “Mi farebbe piacere per i ragazzi, la maggior parte di loro ha fatto una grande stagione. Anche nelle difficoltà cercano di dare il massimo: mi piacerebbe tanto per loro, anche rimanere nella parte sinistra della classifica. Ce la possiamo fare, ci proveremo”.
SUI GIOCATORI PIU’ CRESCIUTI – “Quando vendi tutti i giocatori, fai tante plusvalenze… non ricordo tante squadre così negli ultimi anni: ripetersi, migliorare chi c’era prima, inserire qualcuno di nuovo, è stato un lavoro in cui abbiamo dovuto mettere tutto, svuotante. È stato veramente duro, ne parlavo anche con D’Amico. Penso che i ragazzi siano stati veramente bravi. Quelli che c’erano l’anno scorso hanno fatto un passo in avanti, qualcuno dei nuovi arrivi ha dato una mano importante. C’è anche da considerare che Veloso l’abbiamo avuto poco, che Gunter l’abbiamo avuto meno, Lazovic sta facendo bene ma non l’abbiamo sempre avuto al massimo. Con tutti questi elementi ci siamo salvati a dieci giornate dalla fine, mi sembra un grandissimo lavoro, che penso sia stato sottovalutato molto”.
SULLA FORMAZIONE – “Benassi è tornato. Il calcio è così: l’anno scorso non avevamo un infortunato, giocavano quasi sempre gli stessi. Quest’anno la difficoltà è stata anche questa: Vieira e Benassi, due giocatori di spessore, non li abbiamo quasi mai avuti. Benassi è a curarsi a Firenze e il discorso con l’Hellas è finito. Domani vorrei far giocare Pandur, è importante vedere il giocatore. In allenamento fa bene, vorrei vederlo nel contesto della Serie A dandogli queste quattro partite. Per il resto cercherò di mettere i migliori, fino alla fine, non facendo niente di che”.
SU VELOSO E SALCEDO – “Ci sono giocatori che hanno un peso impressionante, a prescindere dal gioco. Peso nello spogliatoio, nella parola, nel gesto, nel modo di allenarsi. In questo gruppo mancava un po’ questa cosa, che magari ha Miguel. Penso ci sia mancato tanto, perché quando c’era secondo me abbiamo fatto prestazioni di livello superiore, e anche nella gestione all’interno dello spogliatoio è veramente importante. Eddie è un 2001 che secondo me sta facendo un bel percorso, di maturazione come persona e come giocatore. L’altro giorno poteva fare tripletta. Ha passato un momento brutto, adesso già da un po’ sta facendo bene. Deve capire che questa è la strada e che se continua così può fare una bella carriera”.
SUL TORINO – “È una di quello che metto tra le inspiegabili. Il valore della rosa è molto alto: da Belotti a Sanabria, hanno preso Mandragora, dietro hanno giocatori forti fisicamente. Hanno tutto, ultimamente stanno dando molto per salvarsi, quindi arriva una squadra che sicuramente vorrà fare punti. Mi aspetto una partita difficile, perché ultimamente stanno facendo bene, e con Sanabria e Mandragora hanno fatto un salto in avanti”.
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