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“Non vincere un trofeo da oltre 1000 giorni non è assolutamente frustrante. Sono stato fortunato ad avere squadre importanti che mi hanno regalato tanti trofei. Quando si chiude un ciclo e si apre un altro, si dà un valore o un altro in base a come vedi le cose. E’ vero che da due anni non si vince un trofeo, quest’anno c’è però la Coppa Italia in palio ancora”. Lo ha detto l’allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri, in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Verona: “Quest’anno non ci hanno fatto giocare la Champions in una fase in cui la società ha chiesto determinate cose e le stiamo portando avanti con i nuovi dirigenti. La Juve non è mai rimasta fuori dalla Champions parlando dei risultati sportivi, mentre ci sono state squadre anche sei-sette anni senza giocarla. Non è facile e scontata, nonostante l’abitudine a vincere i trofei, quando non vinci devi fare qualcosa in più. Il mio futuro? Ho ancora un anno di contratto, stiamo lavorando bene quest’anno”.
Sulla partita contro l’Hellas: “Un punto in tre partite e uno in due in casa non è un bel momento. Domani col Verona sappiamo che sarà complicata, è un campo difficile e loro non stanno facendo male, anzi, Baroni sta facendo un ottimo lavoro nelle condizioni difficili in cui è. Dovremo avere un atteggiamento migliore rispetto alle ultime partite. Strigliate non ne servono, un conto è il risultato e uno la prestazione”.
Sulle situazioni tattiche: “Ribaltone tattico di Firenze sette anni fa? Era una situazione diversa e c’era bisogno di cambiare. Ora non serve cambiare. Le prestazioni con Udinese e Inter non sono state brutte, ma vanno in linea con la stagione della Juve nelle prime ventidue partite. Abbiamo pagato nei dettagli, non si può prendere quel gol come contro l’Udinese o come contro l’Inter, in questo momento fanno la differenza i dettagli. Servirà maggiore attenzione nella cura dei particolari, che è quel che fa vincere o perdere le partite. Chiesa e Yildiz in campo assieme? Stiamo provando a inserire tanti giocatori offensivi insieme, ma ci sono gli equilibri di squadra. Il calcio non è un’equazione esatta”.
Su Conte e la sua voglia di tornare ad allenare: “Non so dove andrà ad allenare, è un grande tecnico che ha fatto ottime cose dove ha lavorato. Ma non penso a queste cose, abbiamo tre mesi belli davanti da vivere”.
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