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“È stata una partita difficile ed equilibrata, fisicamente ce la potevamo fare ma di testa eravamo un po’ distratti. Sono le classiche partite a fine campionato in cui non si vuole perdere ma non abbiamo fatto il match che volevamo”. Queste le parole di Sinisa Mihajlovic, dopo il pareggio tra Verona e Bologna. Il tecnico rossoblù è tornato al Bentegodi: “Ho avuto un po’ di lacrime agli occhi nel vedere quelle scale che due anni fa mi sembravano infinite, anche l’area tecnica mi sembrava molto più piccola. Ora sto molto meglio e sono contento”, spiega ai microfoni di Sky Sport ricordando i momenti della malattia.
Nel match c’è stato spazio per un altro ‘baby’ esordio, quello di Raimondo: “Lui, Urbanski e Wisdom Amey sono bravissimi ragazzi, gentili e timidi ma non in campo e questo fa onore. Vignato? Quando uno ha qualità può giocare dappertutto. È un ragazzo meraviglioso, un po’ introverso ma può diventare un grandissimo calciatore: è molto umile, si vede che non è viziato. Deve difendere da italiano e attaccare da brasiliano, può prendere le cose migliori dai due genitori”. Infine una battuta sull’ultima giornata contro la Juventus, con il Bologna ancora in corsa per il decimo posto. “Sono sicuro che ci manderanno un arbitro come si deve, ultimamente abbiamo avuto esordienti e hanno fatto un po’ di danni. Su questo posso scommettere quello che volete, poi il match si giocherà: sulla carta non c’è partita, ma vedremo cosa succederà. Il bello del calcio è che tutti iniziano 0-0 e non si sa come finiscono”, chiosa Mihajlovic.
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