Il tecnico del Verona Marco Baroni ha parlato in conferenza stampa in vista della sfida contro la Lazio: “Sono concentrato sulla parte finale del campionato, che è la più difficile, nella quale non possiamo pensare ad altro. Capisco che per il percorso fatto si spendano parole, ma alla squadra dico sempre di non guardare alla classifica, al calendario e anche ai giornali, così come dobbiamo fare anche noi. Abbiamo fatto molto, ma non basta ancora. Per raggiungere l’obiettivo serve fare qualcosa di straordinario e bisognerà attingere a tutto, non dovremo lasciare nulla di intentato. Questo è un campionato in cui non si ha possibilità di errore o di pensare ad altro“. Così sulle condizioni di Dawidowicz e sulla fase difensiva: “Pawel sta bene. In questo momento noi dobbiamo fare tutto ciò che è essenziale, non possiamo permetterci di sbagliare nessun pallone. In campo voglio vedere giocatori che danno tutto, è lì dentro la dimostrazione della prestazione. Durante le partite si vivono momenti diversi, in alcuni si soffre, in altri bisogna crederci e affondare il colpo. La squadra deve stare dentro la prestazione, dentro questa identità , dentro il ritmo, la corsa, l’attenzione: non possiamo prescindere da questi valori, prepariamo le partite in questo senso“.
Baroni ha poi parlato della Lazio: “Affrontiamo un avversario complicato per tanti aspetti, una squadra centrata che ha grande qualità . Dobbiamo far una partita di grandissimo spessore. Dovremo essere pronti a reggere l’urto dell’avversario, a ripartire, anche a fare la partita se ce ne sarà la necessità . Su campi come quello dell’Olimpico non si può stare bassi, rannicchiati nella propria metà campo. Dovremo essere forti nei duelli, nella determinazione“. Il tecnico scaligero ha poi aggiunto: “Ora arriva la parte più difficile. Cerco di spostare l’attenzione della squadra su come raggiungere il traguardo finale. Noi passiamo dalla prestazione, dalla capacità di soffrire e di stare dentro la partita. Dobbiamo sapere che le partite si risolvono anche negli episodi, come un calcio d’angolo o un calcio piazzato. Abbiamo bisogno di stare dentro la partita sempre“.