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Paolo Zanetti, allenatore del Venezia, ha parlato alla vigilia della sfida a San Siro contro il Milan. “Stanno tutti abbastanza bene, non ho defezioni particolari se non quelli che non c’erano nell’ultima partita – ha spiegato il tecnico dei Leoni -. Abbiamo un altro giorno intero domani, oggi li ho visti bene, sono tutti sul pezzo. Posso scegliere in base al tipo di partita e non in base agli infortuni“. I veneti proveranno a riscattare la sconfitta rimediata negli ultimi minuti contro lo Spezia: “Normale che siamo arrabbiati e delusi, sentimenti che penso abbiano tutte le persone che hanno a cuore il Venezia. Noi chiaramente di più perché sul campo abbiamo dato tutto, con una prestazione che nel 99% dei casi porta punti. Spero sia passata la delusione e sia rimasta la voglia di rivincita“.
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“Aldilà delle motivazioni che arrivano da questo tipo di partite, speriamo di avere ancora più forze per tentare l’impresa” ha detto Zanetti, contro un Milan che “è la miglior squadra della Serie A, ha ampiezza, profondità e gioco tra le linee, tutte le armi possibili e immaginabili, dobbiamo cercare di contrastarle tutte. Dobbiamo pensare a come poter mettere in difficoltà anche noi il Milan, perché se la giochiamo sulla difensiva abbiamo già perso. Faremmo novanta minuti da spettatori e non lo voglio fare. Andremo là con grandissimo rispetto e l’umiltà del caso, farò qualche piccolo accorgimento“.
“I gol si fanno in tanti modi diversi – ha sottolineato Zanetti -, questo tipo di squadre hanno le armi per contrastare sia chi si difende e sia chi va a fare pressing alto. Dovremo cercare di fare entrambe le cose, abbassarci se lo faremo accadrà per merito dell’avversario e quando ci costringeranno a farlo dovremo essere bravi a soffrire tutti insieme e a lottare. Dall’altra parte ci saranno momenti in cui avremo palla e dovremo provare a determinare qualcosa, altrimenti correremo dietro all’avversario per novanta minuti e basta“. “Il presidente domenica mi ha fatto i complimenti nonostante la sconfitta – ha concluso Zanetti -. È un segnale, la costruzione della mentalità passa anche attraverso queste cose che sono il coraggio e la voglia di proporre“.
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