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Paolo Zanetti ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Venezia-Udinese, sfida valida per la trentaduesima giornata della Serie A 2021/2022. Questa l’analisi del tecnico dei lagunari: “Credo che, al di là del risultato contro lo Spezia, che è comunque la cosa che conta di più e di come questo è arrivato, la squadra rispetto alle ultime uscite si sia comportata meglio. Abbiamo avuto più coraggio, ci siamo affacciati più volte davanti all’area avversaria e un pareggio era meritato. Poi c’è stato l’errore finale come spesso ci è accaduto, una cosa che vogliamo lasciarci alle spalle e che per statistica deve finire. Siamo in un momento sfortunato e prima o poi ne usciremo. In questa settimana abbiamo cambiato qualcosina per cercare di variare la nostra routine, cercando di cambiare un po’ l’inerzia, rimanendo lucidi su ciò che di buone sappiamo e possiamo fare. Nella prossima partita avremo una nuova chance per cambiare il nostro futuro”.
Sul momento della squadra e la sua lettura: “Per i primi minuti si va a ragionare sull’approccio, spesso lo sbagliamo e lo abbiamo sbagliato anche contro lo Spezia nei primi dieci minuti, questo non vuol dire prendere gol. La parola chiave in questo momento è paura, abbiamo paura, ansia da prestazione, mentre nei finali abbiamo timore di non farcela, dato dalla mancanza di autostima, che arriva quando non ci sono i risultati. L’anno scorso abbiamo vissuto esattamente il contrario, eravamo lanciati, quando non riuscivamo a fare risultato almeno arrivavamo al pareggio. Capire chi sei è il punto di partenza e ti dà umiltà, essere consapevoli dei propri limiti è determinante per qualunque professionista, ti consente di limare i difetti ed esaltare i pregi”.
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“Se siamo ancora in corsa è perché siamo riusciti a farlo almeno per parte del campionato, siamo in lotta con squadre che non sono più scarse del Venezia, spero non siano migliori, questo bisogna essere onesti e dirlo, non ci sono avversari più scarsi. L’anno scorso siamo stati additati come rivelazione perché abbiamo vinto gare insperate, non gare che dovevamo vincere, avevo percepito qualcosa di simile nel girone d’andata. In questo momento non abbiamo uno stato d’animo che ci permette di esprimerci al meglio, non è un discorso solo di squadra ma anche individuale, non è una colpa di nessuno, tutti abbiamo meriti e tutti abbiamo colpe quando si vince e si perde. Sto lavorando tantissimo sull’aspetto psicologico, abbiamo tante culture diverse, ci sono giocatori abituati a una certa mentalità, altri invece abituati ad affrontare i momenti di difficoltà in altra maniera”.
“Una difficoltà interna data da una costruzione quantomeno particolare della rosa, dove io magari ho difficoltà comunicative, per quanto io mi stia impegnando a imparare al meglio l’inglese, ma non è facile entrare nei cuori parlando un’altra lingua. Abbiamo problematiche normali, non insormontabili e che non sono un alibi. Stiamo tutti cercando di unirci e fare squadra, anche staff e dirigenti. I ragazzi come stanno? Qualche problemino ce lo abbiamo, sia Aramu che Vacca si sono affacciati per la prima volta con il gruppo e Mattia probabilmente sarà costretto a stringere i denti, ha una distorsione alla caviglia. Nsame ha avuto un po’ di infiammazione e non ha lavorato appieno, ma ci sarà. Le condizioni dunque mi porteranno a fare alcune scelte calcolando che devo avere in campo chi sta meglio”.
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