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“Bisogna dare continuità , 3 partite è troppo poco: non sono un’eccezione ma è poco. Dobbiamo fare bene alla quarta, che cade a fagiolo. Io mi soffermo solo su questo, nel cercare di trovare la determinazione giusta, oltre alle qualità tecnico-tattiche. Non era pacchia prima ma sicuramente non sarà pacchia da domenica. I risultati danno consapevolezza ma se sfociano in presunzione il gap si riduce e anzi, è difficile recuperare una gara se si scende in campo con presunzione”. Lo ha detto l’allenatore del Sassuolo, Alessio Dionisi, prima del match contro il Venezia che sarà una prova della maturità per i neroverdi cresciuti molto a febbraio: “È la partita perfetta per dimostrare se siamo cresciuti, un po’ maturati, o se siamo schiavi dei nostri difetti che sono quelli di trovare grandissime motivazioni in partite di cartello e un po’ meno in partite determinanti perché domenica è una gara determinante, visto che veniamo da un trend positivo: l’obiettivo è continuare”.
Dionisi è un ex di turno: “Tante cose positive, c’è tutta l’esperienza di Venezia con pro e contro anche qui. Mi aspetto un ambiente un po’ ostile nei miei confronti perché quando l’allenatore se ne va viene etichettato ma per me è stata un’esperienza straordinaria, si sa sempre metà della verità o una parta. Io ci torno con molto piacere. Sicuramente sarò molto felice di trovare i ragazzi con i quali ho condiviso una stagione difficile ma positiva. L’accoglienza non sarà delle migliori ma fa parte del gioco. Quello che sono oggi lo devo anche al Venezia”.
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