Serie A

Vedi il Genoa e poi…saluti: Ranieri, Spalletti, Totti, De Rossi. E al Ferraris crollò la fiducia dei Friedkin in Mourinho

Daniele De Rossi Roma
Daniele De Rossi - Foto Danilo Vigo / IPA Sport / IPA

L’odore di mare come la sua Ostia. Alla fine Genova è stata “amara e indelebile”, come cantava Francesco Guccini in Piazza Alimonda, per Daniele De Rossi e non solo. Amara lo è stata certo la sua squadra più antica, il Genoa, per alcuni protagonisti della storia recente della Roma. Per anni al contrario era stata l’avversaria con la quale era stata condivisa la festa del secondo Scudetto, l’8 maggio 1983, quando genoani e romanisti invasero il campo per celebrare rispettivamente salvezza e scudetto. Negli ultimi anni il Grifone ha perso quell’immagine festosa nella memoria dei tifosi giallorossi e non solo per le numerose difficoltà su un campo da sempre ostico (nel settembre 2023 fu 4-1 il risultato finale per i rossoblù). I tanti addii eccellenti in casa Roma degli ultimi anni sono quasi sempre coincisi con il Genoa come avversario. Nel 2010 fu Claudio Ranieri a pagare una delle sconfitte più surreali della storia recente giallorossa. Febbraio 2011, la Roma dopo 51 minuti si trova avanti 3-0 con i gol di Burdisso, Mexes e Totti, ma al rischio finale il risultato recita 4-3 per i padroni di casa. La squadra giallorossa, in crisi già prima della gara, saluta Claudio Ranieri, esonerato a meno di un anno di distanza dallo Scudetto sfiorato. A sostituirlo un ex bandiera, Vincenzo Montella, che fino a qualche giorno prima stava allenando nel campo adiacente i giovanissimi (incluso un Pellegrini 15enne). A fine stagione Montella non viene confermato. L’ultima partita giocata? Contro la Sampdoria. Sei anni più tardi l’addio degli addii, quello di Francesco Totti, si consuma in un Roma-Genoa di fine maggio che mette fine all’epopea dello storico numero 10 in giallorosso. Con lui va via anche Luciano Spalletti (che firmerà per l’Inter) dopo una stagione di polemiche per il minutaggio concesso allo storico capitano e un rapporto tra i due sgretolato dal tempo. Alla fine del match è comunque festa per la vittoria e la qualificazione diretta in Champions League grazie anche ad un gol di Daniele De Rossi, che oggi viene esonerato dopo un pareggio subìto al 96′ da De Winter al Ferraris. Il secondo esonero in un anno e mezzo, dopo quello di Mourinho, a rischio addio già nel settembre 2023 dopo la sconfitta per 4-1 contro il Genoa. Vedi Genova e poi…saluti. D’altronde è la Napoli del nord, si dice.

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