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“È una misura doverosa, forse addirittura tardiva: è un diritto sacrosanto per gli allenatori“. Questo il pensiero del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, sul Var challenge in Serie A. La Figc, infatti, vorrebbe sperimentare una nuova soluzione per il calcio mondiale con la possibilità per i tecnici di ricorrere a una richiesta al Var per alcuni episodi dubbi durante il match. “Per me possono bastare due fiches, una per tempo, spendibili dagli allenatori – spiega De Laurentiis in un’intervista al Corriere dello Sport – I quali hanno diritto di chiedere la verifica dei casi più dubbi e anche di recarsi davanti al monitor insieme con l’arbitro e pretendere una spiegazione della decisione presa“.
E ancora il patron azzurro: “Ho sempre sostenuto che è inconcepibile un sistema di assistenza in forma intermittente e facoltativa. Utilizzarlo deve essere un obbligo. Se l’arbitro, per incapacità o per altezzosità, non lo adopera, si macchia di un delitto sportivo, perché compromette un risultato calcistico“. Una misura che forse avrebbe potuto far cambiare il corso di tante partite di questa stagione: “Il Napoli quest’anno si è visto negare moltissimi rigori. Non lo dico solo io, ma lo riconoscono anche tutti i media. Se questi torti a catena sviluppassero un danno di duecento milioni, chi li ripagherebbe? E’ ora di finirla con questi falsi miti della giurisdizione domestica“. De Laurentiis non esclude misure drastiche: “Che accadrebbe se cinque, sei, sette società, offese da torti arbitrali gravi, dovessero decidere di fermare il campionato? Forse sarebbe il modo traumatico, ma efficace per spezzare questo pressappochisimo e questa superficialità“.
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