“Il Milan di Sacchi e Capello è fra le sei squadre più grandi di sempre, ma Sacchi non lo sopportavo, parlava troppo. Abbiamo dovuto guardare tanti video; in allenamento parlava sempre. Era troppo. Gli dicevo: mister, me lo hai già detto 12 volte. Era un tale fanatico che continuava a raccontare le stesse storie. Era difficile da accettare“. Lo ha dichiarato Marco Van Basten nel racconto della sua autobiografia, che uscirà domani in Olanda, in cui ripercorre gli anni d’oro con il club rossonero. “Sacchi e Capello sono stati allenatori fortunati perch avevamo una squadra meravigliosa. Avevano Baresi, Maldini, Costacurta e Tassotti grandi difensori che sapevano giocare molto bene anche con il pallone”. Tra le squadre più forti di sempre, Van Basten annovera anche il suo Milan insieme all’Ajax del 1972, , il Bayern Monaco del 1974, il Liverpool degli anni ’80, il Real Madrid di Ronaldo e il Barcellona di Messi, Busquets, Iniesta e Xavi. “Non ho intenzione di dire che siamo stati i migliori. Ma eravamo tra i migliori“, ha proseguito l’ex attaccante olandese. E sugli infortuni, che in seguito lo avrebbero costretto al ritiro anticipato, e sulla decisione di Crujyff di farlo scendere in campo ugualmente nonostante il dolore, ha aggiunto: “Mi diceva, non giochi tutte le gare e puoi saltare alcuni allenamenti. Ma devi giocare in Europa. Qualunque cosa accada, devi giocare la finale“.
Van Basten: “Il mio Milan tra le sei squadre più forti di sempre, ma Sacchi non lo sopportavo”
Marco Van Basten - Foto Paul Blank CC-BY-2.5