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Mai come stavolta la veste è stata davvero quella di una Dea. Apparentemente spensierata, seducente e letale. Alla fine Atalanta in una delle versioni più belle della stagione (e ce ne vuole) si è dovuta arrendere solamente a due episodi identici: due falli di mano che hanno permesso alla Juventus di strappare un pareggio casalingo per 2-2 alla formazione più in forma del campionato. Se la corsa Scudetto è stata decisa davvero dai due rigori (stesso angolo, stessa potenza) di Cristiano Ronaldo saranno i prossimi impegni a dirlo. Ma Juventus-Atalanta 2-2 della trentaduesima giornata di Serie A un verdetto l’ha emesso: l’Atalanta ha tutto per essere l’anti Juventus nella prossima stagione. E ragionando nel breve periodo, la formazione di Gasperini ha tutto per mettere in seria difficoltà il Psg di Neymar, prossimo avversario ai quarti di finale di Champions League.
All’Allianz Stadium la Juventus strappa un pareggio che ha il sapore di una vittoria. L’Atalanta si fa rimontare due volte e lascia con il rammarico. Se già questa è l’immagine adatta per descrivere la serata e la situazione vissuta dalle due squadre, la dimensione storica di questa sfida si allarga ancora di più considerando i precedenti: è la Juventus la squadra che più volte ha battuto l’Atalanta (65) ed è sempre la Juventus quella che ha segnato più gol ai bergamaschi (214). Eppure stasera la Vecchia Signora sembrava quella nell’inedita maglia verde indossata da Gomez e compagni apparsi a certi tratti pienamente immersi in una filosofia che ha sempre contraddistinto la Juventus. A partire da Gosens, una delle grandi star dei bergamaschi in questa stagione e che, infortunato, è stato sostituito brillantemente da Castagne. Passando per Zapata, alla quindicesima rete in campionato che permette all’Atalanta di diventare la prima squadra a vantare almeno tre giocatori con almeno 15 reti all’attivo – con Muriel e Ilicic – in un singolo campionato dalla Juventus nel 1951/52 (Opta). Senza dimenticare Malinovskyi, autore del momentaneo 2-1 e riserva di lusso con la qualità per poter essere titolare in qualsiasi squadra di A. Alla fine la Juventus si affida al fattore campo di un’Allianz Stadium vuoto ma che non manca anche solo idealmente di far sentire il suo appoggio: per la decima partita consecutiva, la Juventus ha segnato almeno due gol in casa. Oggi le due reti hanno portato la firma di Cristiano Ronaldo. E se Scudetto sarà, la firma del portoghese sarà sempre quella dal tratto più marcato.
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