Gli ultras della Juventus non tiferanno più nelle ultime partite in casa di campionato. I gruppi principali della curva sud (Viking, Tradizione, Nab, Antichi Valori, Primo Novembre e Nord Est) bianconera hanno annunciato che non tiferanno più durante le partite casalinghe, ma solo in trasferta. Il motivo è la condanna di alcuni loro leader per associazione a delinquere e estorsione consumata e per sei misure cautelari della Digos torinese per altrettanti ultras accusati di aver rapinato un tifoso del Siviglia. “Per noi il campionato in casa finisce qui. Abbiamo messo tutto il nostro impegno, passione, tempo per far tornare la Curva Sud il 12/o uomo in campo. Le ultime sentenze e quanto si è detto e scritto con situazioni quasi chirurgiche e studiate a tavolino al fine di colpirci nuovamente, hanno superato il limite degli abusi e soprusi nei nostri confronti. Amaramente apprendiamo che nonostante le nostre difese e le inequivocabili prove a discolpa presentate, queste non siano state prese in considerazione. Non ci meritate, ma noi che siamo brutti e cattivi. Manterremo quanto promesso sostenendo la squadra lontano da Torino, sicuri che la bolgia e tifo incessante avuto in questi mesi che ha riportato lo Stadium sempre pieno al botteghino e caloroso con gente in festa e pieno di colore e ardore, sarà cosi anche con il nostro silenzio”. “Abbiamo sostenuto la squadra incessantemente sia quando lottavamo per i primi posti, sia quando ha iniziato un continuo e costante calo di prestazioni e orgoglio sul campo – aggiungono gli ultras -. Abbiamo sostenuto tutti nonostante sappiamo bene gli usi e abusi di alcuni del nostri giocatori, che fuori dal campo alle volte tendono a comportarsi poco da atleti professionisti”, l’annuncio degli ultras.