Alexis Sanchez viaggia verso la sua prima convocazione stagionale, in quella che è la sua seconda avventura all’Udinese a 13 anni di distanza dalla prima volta. El Nino Maravilla sta lanciando indizi sui suoi profili social, e anche mister Kosta Runjaic sembra intenzionato ad accontentarlo dandogli la possibilità di stare in panchina, soprattutto per fare gruppo, nell’anticipo di sabato pomeriggio con il Napoli. Il cileno non è ancora pronto a scendere in campo, dovrebbe esserlo dalla prima gara del 2025, ma da capitano in pectore vorrebbe sostenere i suoi compagni non più dalla tribuna. Per il resto, in infermeria rimangono il portiere Maduka Okoye, operato al polso e out almeno fino a marzo, il centrocampista Martin Payero e il bomber Keinan Davis. In difesa, torna dalla squalifica Isaak Tourè, ma dopo i pasticci e le espulsioni con Venezia e Genoa, è destinato alla panchina, scavalcato nelle gerarchie da Kristensen. Davanti agiranno Thauvin e Lucca, con Ekkelenkamp nel ruolo di incursore dopo la buona partita di Monza.
Sanchez, il ritorno all’Udinese 13 anni dopo
Quando Alexis Sanchez lasciò Udine nel 2011, la Juventus doveva ancora cominciare la sua striscia di nove scudetti consecutivi, e in quella stagione il capocannoniere fu il compagno di reparto Totò Di Natale. Il cileno, allora non ancora 23enne, prese il volo alla volta di Barcellona. La sua carriera proseguirà in altri top club come Arsenal, Manchester United e Inter, dove Sanchez si è sempre distinto come giocatore prezioso alla causa. All’alba dei 36 anni, El Nino Maravilla ha deciso di tornare nel club che lo ha lanciato a livello europeo, facendo sognare i tifosi friulani che ora attendono trepidanti il suo rientro in campo.