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“Con l’Udinese sarà una partita difficile, una di quelle più difficili. E’ una squadra che sa giocare, sa competere, sono intelligenti, gestire i tempi della partita come vogliono. Hanno l’esperienza per condizionare l’arbitraggio. E’ una squadra che mi piace e che rispetto“. Così il tecnico della Roma José Mourinho alla vigilia della sfida con i friulani. “Camara non ha i 90′ nelle gambe e la conoscenza tattica del nostro modo di giocare per iniziare. Ha dimostrato qualità negli allenamenti, ci aiuterà tanto, però per il momento andrà in panchina. Ha un percorso da fare”, ha spiegato il portoghese in conferenza stampa.
“Fair play finanziario? Non ci sono due pesi e due misure. È un meccanismo onesto ma che penalizza troppo chi vuole seguirlo in modo virtuoso. E indirettamente protegge chi non agisce in modo virtuoso e quei club che sono già delle potenze. A livello competitivo non c’è fair play, forse doveva avere un altro nome. Non c’è fair play tra chi può spendere 300 milioni e chi 30”. Queste le dichiarazioni dell’allenatore della Roma, Josè Mourinho sul fair play finanziario. Nella giornata di ieri l’Uefa ha reso noto il settlement agreement stipulato con i giallorossi. “Con qualche milione in più, la Roma sarebbe in condizione di sognare. Per pochi milioni, condizionati da questa situazione, è molto più difficile per noi arrivare a certi livelli. Quel che ha fatto Pinto in questo periodo è brillante, ma duro. Avrei voluto Veretout, Felix e un quinto difensore centrale. Ma andiamo avanti comunque”.
Infine una battuta anche sull’addio di Serena Williams: “Sportivi come Serena Williams sono eterni, non si dimenticano. E lo resterà di generazione in generazione”.
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