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“Noi non iniziamo un campionato per salvarci nelle ultime giornate, noi partiamo sempre con la volontà di andare in Europa”. Lo ha detto Gianpaolo Pozzo, patron dell’Udinese. Fiorentina, Roma e Inter sono le prime vittime della squadra di Sottil che si presenta alla prima pausa al terzo posto. “Io sono un appassionato di calcio, io e la mia famiglia stiamo andando avanti, la base è la passione, la voglia di vincere, la voglia di tornare in Europa – confessa a ‘Udinese Tv’ – Non ce l’abbiamo fatta in questi ultimi anni perchè è un campionato difficile, per una provinciale non è facile scalare una montagna ma ci credo e continerò a crederci, vorrei raggiungere quell’obiettivo che abbiamo raggiunto altre volte, non è impossibile”. Merito di Sottil: “Cosa mi ha colpito di più della squadra? La determinazione, la grinta e la voglia di fare risultato. Gran parte del merito è dell’allenatore, in questo è determinante, la squadra ha più o meno le potenzialità dell’anno scorso. Ma è cambiato il modo di gestire gli allenamenti, la mentalità , e la squadra è stata ricettiva a questi messaggi. Se un allenatore ha degli ottimi giocatori può esprimere i concetti che ha in mente”.
“Fin qui Sottil ha avuto ragione, abbiamo fiducia – prosegue il patron dei friulani – Sappiamo che il campionato italiano è complicato, ci sono squadre molto attrezzate, noi dobbiamo prendere giocatori con delle potenzialità importanti, farli crescere rapidamente“. In estate la società è riuscita a trattenere Deloufeu: “E’ un giocatore che proviene da grandi club, è stato al Barcellona, al Milan, ha avuto delle richieste importanti ma non sempre nelle trattative le cose vanno a buon fine. Non ha però mai fatto pressione per andare via e ha continuato qui con la passione che ha sempre avuto, è un ragazzo esemplare, così come anche Pereyra e tanti altri”. Un punto nelle prime due giornate, ma c’erano indizi incoraggianti: “Ma contro il Milan ho visto una prestazione eccezionale e anche con la Salernitana c’è stata una prestazione confortante, anche perchè abbiamo giocato in dieci per un tempo. Ora siamo lì fra le prime, sarebbe una cosa miracolosa arrivare secondi o terzi ma io ci credo e ci crede il gruppo, ci crediamo tutti di raggiungere un posto in Europa. Siamo una società ambiziosa e un popolo ambizioso”.
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