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Alla vigilia della sfida tra Udinese e Lecce, valevole per la tredicesima giornata di Serie A 2022/2023, il tecnico giallorosso Marco Baroni ha presentato il confronto durante la consueta conferenza stampa di vigilia: “Sono convinto che l’obiettivo si raggiunge sempre tutti insieme. Ho letto certi commenti e certe critiche che ci devono servire da stimolo per dare di più, ma non vanno dimenticate certe cose. Penso all’equilibrio difensivo, guardando i dati siamo la migliore delle ultime 11 in classifica. Però bisogna assolutamente trovare un maggior coinvolgimento offensivo collettivo. Ci stiamo lavorando, guardiamo in faccia il problema ogni giorno, ma non riguarda solo noi. Le ultime dieci della classifica hanno vinto 20 gare, appena due a testa. Vincere in A è difficile, lo sapevamo e ci stiamo lavorando con grande determinazione, avendo già trovato una solidità. L’Udinese non avrà Lovric e Becao, ma le alternative ci sono, sono collaudati e giocano sempre con lo stesso sistema da tempo. Sottil ha portato ferocia e ha fatto risultati importanti, li affrontiamo con rispetto, ma dobbiamo pensare alla nostra prestazione e non agli avversari”.
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La squadra salentina ha dimostrato di avere qualche problema sotto porta, realizzando poche reti e portando a casa pochi punti nelle ultime partite. Per Baroni c’è qualcosa da rivedere sotto l’aspetto collettivo del gioco: “Non credo sia una questione di uomini, ma di semplice coinvolgimento di tutta la squadra. Negli interpreti ci possono essere dei cambiamenti, voglio tenere tutti motivati e con partite ravvicinate è giusto che trovi spazio anche chi fino ad ora ha morso il freno. Ceesay insieme a Colombo? Giochiamo già con tre attaccanti”.
L’allenatore giallorosso è tornato anche sulla sconfitta rimediata al Via del Mare con la Juventus: “Il primo tempo mi è piaciuto molto, l’aspetto della ripresa è prettamente mentale. È sbagliato avere avere il timore di perdere la partita, dobbiamo sempre rimanere equilibrati, compatti e alti. Uno degli aspetti da migliorare è nella spensieratezza. Nella metà campo avversaria ci entriamo praticamente sempre, il problema non è di baricentro, bensì di coinvolgimento. Ci abbiamo lavorato e torneremo ad attaccare coi terzini. I giocatori devono essere liberi ed è un percorso di crescita”.
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