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“Il Frosinone è una squadra che ha dimostrato di avere un’identità ben precisa, Eusebio Di Francesco è un allenatore molto preparato. Hanno grande entusiasmo, hanno vinto meritatamente la Serie B e hanno mantenuto quell’impianto consolidato”. Lo ha detto il tecnico dell’Udinese, Andrea Sottil in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Frosinone. I gialloblù “corrono, stanno bene e sono organizzati, sanno fare pressing e ripartire in velocità – spiega l’allenatore friulano -. Hanno giocatori con ottime capacità tecniche e d’inserimento e ne hanno presi altri come Matias Soulé, un ragazzo molto interessante. Dobbiamo approcciare con grande lucidità la gara, come al solito rispettando il Frosinone ma facendo la nostra partita. Non dobbiamo pensare di risolvere la gara in 10/15 minuti – ammonisce il tecnico – ma costruire un match come quello di Salerno, fatto di corsa e umiltà, per portare il pallone nelle zone in cui possiamo metterli in difficoltà”.
Senza Beto, ora tocca agli altri attaccanti. “I ragazzi che arrivano hanno tutti qualità, altrimenti non sarebbero qui – taglia corto Sottil – I giovani sono fortunati, perché trovano dei giocatori che sono a Udine da tanti anni, un impianto tecnico rodato e un gruppo a livello umano ben amalgamato. Ci vuole solo un po’ di tempo per apprendere i meccanismi e i movimenti”. Occhi puntati su Lorenzo Lucca, che “è ovviamente diverso da Beto, che è in grado di accelerare in maniera unica, ma ha altre caratteristiche importanti e margini di miglioramento molto ampi”. L’ex Pisa in particolare “non disdegna l’attacco della profondità e ci dà cose che Beto non ci dava col gioco al piede. Deve perfezionarsi nel servire gli inserimenti dei quinti e delle mezzali, ma si fa trovare dentro l’area. La rifinitura per il gol di Lazar Samardzic l’ha fatta lui, con grande qualità”, spiega Sottil.
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